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110 Comuni Rifiuti Free in Veneto

Archivio News

30 novembre 2024
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La nona edizione del rapporto Comuni Ricicloni Veneto, come consuetudine basata sui dati forniti e certificati dall’Osservatorio Rifiuti di ARPAV, offre una fotografia chiara e incoraggiante di una regione sempre più protagonista nella gestione sostenibile dei rifiuti. Il Veneto si conferma leader a livello nazionale, dimostrando come una visione strategica e una collaborazione solida possano generare risultati concreti e duraturi.

Un ruolo determinante in questo percorso lo ha avuto il Piano Rifiuti del Veneto, aggiornato nel 2022. La sua approvazione è stata un atto di coraggio da parte della giunta e del consiglio regionale, che hanno scelto di fissare obiettivi ambiziosi, con il pieno sostegno operativo di ARPAV, dei consigli di bacino, dei comuni e dei cittadini. Questo lavoro corale ha dato slancio al sistema di gestione dei rifiuti, stimolando un approccio più responsabile e innovativo. Un esempio per tutti è stata l’introduzione della gestione dei flussi da parte della regione consentendo una pianificazione a lungo termine ed evitando sperequazioni territoriali, strada su cui si colloca anche la tariffa unica di smaltimento di prossima approvazione. I risultati del 2023 testimoniano l’efficacia di questo piano: nonostante un incremento del 2,1% nella produzione complessiva di rifiuti, la raccolta differenziata è aumentata del 3,5%, mantenendo pressoché invariata la produzione pro capite di rifiuto urbano residuo (RUR). Questo dimostra non solo la resilienza del sistema veneto, ma anche la capacità di rispondere alle sfide con maggiore efficienza.

Analizzando il territorio, emergono eccellenze come i bacini di Destra e Sinistra Piave nel trevigiano, il comprensorio di Belluno e la zona del Verona Sud. Particolarmente significativo è il caso del Consiglio di bacino di Rovigo, che ha ridotto il rifiuto residuo del 17,2% in un solo anno grazie all’introduzione della tariffa unica di bacino e a un sistema di raccolta porta a porta spinto. Questi interventi, basati su modelli responsabilizzanti, hanno dimostrato come innovazione e determinazione possano trasformare le performance di un intero territorio.

Il rapporto premia le eccellenze dei Comuni ricicloni e Rifiuti free ovvero quelli che inviano a smaltimento meno di 75 kg. A differenza dei dati di RUR (rifiuto urbano residuo), che rappresenta sostanzialmente solo ciò che viene conferito come secco indifferenziato, nel rifiuto a smaltimento vengono considerate anche altre frazioni come gli ingombranti a smaltimento e a recupero energetico, lo spazzamento a smaltimento e lo scarto della raccolta differenziata di alcune frazioni. Il dato della RUR viene comunque riportato nelle tabelle in quanto è un parametro importante, assieme alla percentuale di raccolta differenziata ed al rifiuto pro-capite prodotto per il raggiungimento degli obiettivi di piano e per determinare l’efficacia della raccolta. Per la redazione delle classifiche dei Comuni ricicloni Veneto 2024 sono stati utilizzati i dati certificati forniti dall’Osservatorio Regionale Rifiuti di ARPAV per l’anno 2023. L’Osservatorio raccoglie ogni anno i dati forniti dai comuni come quantitativi suddivisi per CER (Codice Europeo dei Rifiuti) che individua in maniera univoca le tipologie di rifiuto in base all’origine del processo che li ha prodotti.  Ai fini del calcolo della produzione pro capite, viene utilizzato il dato “abitanti equivalenti” al posto di “abitanti”, in modo da ridistribuire la produzione di rifiuti (sia totali che a smaltimento) provando a considerare i flussi turistici.

Sono 110 i comuni che raggiungono il prestigioso obiettivo ma questi salgono a 310 (+11 rispetto all’anno precedente) se consideriamo quelli che raggiungono solo il titolo di Comune Riciclone ovvero che conferiscono meno di 80 kg di indifferenziata all’anno pro-capite come previsto dal piano rifiuti regionale.

I Comuni più ricicloni sono i più piccoli: per la categoria dei comuni con meno di 5000 residenti, guidano la classifica Sarmede (Tv), con 52 kg di rifiuto inviato a smaltimento all’anno per abitante e 90,2% di raccolta differenziata. Seguono Cappella Maggiore (Tv) con 53 kg/ab_eq e 91,8% di Rd e Miane (Tv) con 54,2 kg e 91,9% di Rd.

Mareno di Piave (Tv) comanda la classifica dei comuni con popolazione tra i 5000 ed i 15000 abitanti con 48 kg ed il 91,6% di raccolta differenziata. Mareno di Piave risulta al primo posto anche nella classifica generale fregiandosi del titolo di primo classificato in assoluto. Seguono Colle Umberto e Loria, Comuni della provincia di Treviso.

Vedelago (Tv) si conferma come miglior comune sopra i 15000 abitanti con 56,7 kg pro-capite ed il 90,2% di raccolta differenziata. Seguono a ruota Preganziol e Paese della provincia di Treviso.

Tra le città capoluogo di provincia si conferma un’eccellenza il comune di Treviso, la Città più riciclona del Veneto, dimostrando che gli obiettivi di una gestione eccellente dei rifiuti sono possibili anche nelle città. Il comune di Treviso riesce a differenziare più dell’87% del rifiuto e manda a smaltimento poco più di 80 kg di rifiuto. Il capoluogo della marca è seguito da Belluno che differenzia l’86% a cui quest’anno si è avvicinata la novità Rovigo, che con un balzo in avanti di quasi quindici punti percentuali in un solo anno raggiunge il traguardo dell’83%. Un risultato positivo, quello di Rovigo, che spiega con i dati come si possono raggiungere rapidamente ottimi risultati applicando modelli virtuosi e coinvolgendo i cittadini e le cittadine nel raggiungerli. Il comune di Vicenza peggiora di oltre due punti percentuali scendendo al 73,4% di raccolta differenziata. Padova e Venezia stazionano rispettivamente al 64,5% e 63%. Non da ancora segni di miglioramento Città di Verona che rimane inchiodata con una capacità di riciclare pari al 53,4% un gap elevato con le altre Città su cui riflettere.

Per quanto riguarda i consigli di bacino, il “derby” sempre più appassionante tra i due Consigli di bacino del trevigiano quest’anno si è concluso con la vittoria della Sinistra Piave con una media di 69,8 kg per abitante e l’89% di raccolta differenziata. Una lotta vinta ai punti dato che il Consiglio di Bacino Priula – Destra Piave sebbene raggiunga il 89% di RD si è fermato a 70,4 kg per abitante. Da segnalare i bacini Dolomiti e Verona Sud che si aggiudicano il titolo di “Bacini Ricicloni” e Rovigo che grazie all’impegno dei 50 Comuni afferenti, ha superato le frammentazioni stabilendo regole e tariffe uguali per tutto il territorio, consentendo un incremento dell’8% di raccolta differenziata in un solo anno.

Il Rapporto di Legambiente spende anche quest’anno uno spazio speciale per i primi classificati tra i Comuni ad alta pressione turistica che si trovano a dover fare i conti con oltre un milione di presenze all’anno. In questa classifica spicca il comune di Abano Terme (PD) che si piazza sul gradino più alto del podio con il 77%, seguito dai comuni di Cavallino-Treporti con il 74,3% di RD, mentre la terza menzione va al comune di Malcesine che fa segnare il 72,8% di raccolta sfilando così il terzo posto al comune di Lazise che quest’anno si piazza solo quinto.

Altra classifica messa nuovamente in evidenza dal Rapporto è quella relativa ai parchi ricicloni. La gestione dei rifiuti, pur non essendo una competenza diretta degli enti gestori delle aree protette, se non viene realizzata in maniera corretta comporta degli effetti negativi per questi territori, poiché i rifiuti abbandonati sono un detrattore ambientale e fattore di perdita di biodiversità, e una inadeguata gestione del sistema di raccolta ha risvolti negativi per la qualità dell’ambiente naturale e l’attrattività turistica. I Parchi del Veneto che possono fregiarsi del riconoscimento di “Ricicloni” sono Il Parco regionale del Sile ed il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Il premio ai Comuni Ricicloni è stata anche occasione per segnalare alcune buone pratiche territoriali premiate da Legambiente con una menzione speciale poiché rappresentano esperienze positive messe in atto da soggetti della società civile, da Enti pubblici e da imprese ed attività produttive, che nel segno dell’economia circolare hanno attuato percorsi virtuosi legati alla valorizzazione dei rifiuti come risorsa. Quest’anno i riconoscimenti sono stati consegnati a quattro esperienze di diversa matrice: al Comune di Rovigo per l’avanzamento deciso e rapido nella raccolta differenziata ottenuto migliorando il modello di raccolta e coinvolgendo i cittadini; al Circolo Legambiente Geretto-Pascutto del veneto orientale per l’impegno civile pluridecennale nelle attività di raccolta dei rifiuti costieri e fluviali e per l’appendice artistica sociale e culturale che ha portato all’apertura presso la Green Station di San Stino di Livenza della mostra permanente dedicata all’impatto dei rifiuti; A Tecnica Group per il progetto “Recycle your Boots – regala una seconda vita ai tuoi scarponi da sci” che offre ulteriori prospettive all’economia circolare dai rifiuti con un approccio progettuale che privilegia l’ordine di priorità della “gerarchia dei rifiuti”; a Komatsu Italia Manufacturing  per l’accordo con S.e.s.a Spa per l’utilizzo di energia termica (acqua calda per uso riscaldamento e sanitario) proveniente dall’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti, andando così a sostituire l’approvvigionamento di fonti fossili con energia rinnovabile legate all’economia circolare dai rifiuti.

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