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Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta premia 135 Comuni e 2 Consorzi Rifiuti Free

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10 dicembre 2025
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“Ci sono elementi di preoccupazione circa l’economia circolare piemontese – dichiara Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – In Regione continua a crescere la produzione di rifiuti: nel 2024 si sono prodotte 82.000 tonnellate di rifiuti in più rispetto al 2023, l’equivalente della produzione di un Comune da 100.000 abitanti, a fronte di un calo demografico che continua inesorabilmente e ininterrottamente dal 2013. La percentuale di raccolta differenziata media è sostanzialmente stabile: dal 67,9 del 2023 si è arrivati al 68,8 del 2024, con una crescita minima, pressoché insignificante. Il PRUBAI ha fissato l’obiettivo al 2035 del 82% di RD, con un obiettivo intermedio al 2025 del 70%. Dopo le avvisaglie dell’anno passato, assistiamo ad un sensibile calo del numero di Comuni Rifiuti Free, ovvero quelli che hanno una RD superiore al 65% e una produzione di rifiuto secco residuo inferiore ai 75 kg/abitante per anno. Dai 150 del 2023, scendiamo ai 135 del 2024. Lascia perplessi invece un’inversione di tendenza alla quale tutte le istituzioni Piemontesi, a partire da Regione Piemonte e Consorzi, devono porre la massima attenzione, pianificando interventi in grado di permettere a tutti i Comuni regionali di raggiungere gli obiettivi previsti nel PRUBAI. Obiettivi ambiziosi sulla carta (82% di RD al 2035, con una produzione di 449 kg/ab anno e uno scarto medio da raccolta differenziata del 18,5%) ma per il raggiungimento dei quali la Regione Piemonte non ha stanziato alcuna risorsa, scaricando di fatto la responsabilità sulle spalle di Consorzi, Comuni, ed in ultimo dei cittadini”.

Dopo i saluti istituzionali di Alessandro Sicchiero, Consigliere Città Metropolitana di Torino delegato all’ambiente si sono aperti i due tavoli tematici.

Le evoluzioni della tariffazione puntuale sono state al centro del primo focus.

Angelamaria Groppi, Responsabile Unità Corrispettivi Servizi Idrici e Rifiuti ARERA, ha illustrato le novità introdotte dall’Agenzia e che vedranno entro il 2028 una serie di cambiamenti importanti per tutti i Comuni. Davide Pavan, Direttore Consorzio Chierese per i Servizi, premiato per la terza volta consecutiva come Consorzio Rifiuti Free, ha illustrato le modalità di tariffazione. Paolo Contò, Direttore Consiglio di Bacino Priula (TV), pioniere della raccolta porta a porta e della tariffazione puntuale, ha posto in evidenza l’importanza dell’adozione di sistemi di raccolta responsabilizzante per tutti gli attori in campo, essenziali per il raggiungimento dei risultati di eccellenza ottenuti. Roberto Bortolotti, Direttore di Amambiente, società operativa in provincia di Trento, ha raccontato le nuove sfide in fatto di tariffazione, in particolare l’articolazione della tariffa anche sulle frazioni riciclabili e non solo sul secco residuo come accade d’abitudine. Infine Lara Bini, membra dell’ Ufficio Comunicazione DNA Ambiente, ha illustrato i servizi informatici proposti dall’azienda, utili in fase di tariffazione e di gestione del servizio.

Il secondo tavolo ha trattato degli impianti di produzione di Biometano da scarti organici. Impianti che sono spesso al centro di polemiche, spesso pretestuose, basate su allarmi ingiustificati e figlie di una pronunciata sindrome NIMBY. Eppure impianti essenziali per la transizione energetica ed ecologica e per una decarbonizzazione che permetta all’Italia di centrare gli obiettivi al 2030. Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto, ha presentato “Fattore Biometano” una campagna di sensibilizzazione promossa da Legambiente per promuovere il biometano sostenibile, prodotto da scarti organici (agricoli, agroindustriali, FORSU) tramite digestione anaerobica, per creare energia rinnovabile, ridurre emissioni e valorizzare l'economia circolare, contrastando le fake news sulla produzione energetica da biomassa. Gian Francesco Galanzino, CEO di Entsorga, azienda leader nell’impiantistica e nella tecnologia per il trattamento e la gestione dei rifiuti con sede a Tortona (AL), ha illustrato come gli impianti “fatti bene”, come quelli promossi dalla campagna, non producono solo energia. Se costruiti con tecnologie efficienti e gestiti in modo controllato diventano uno strumento concreto per affrontare problemi ambientali urgenti, come lo smaltimento degli scarti agricoli e la lotta al cambiamento climatico, ma anche un’occasione per migliorare la qualità dei suoli, grazie all’utilizzo del digestato, la sostanza organica che rimane dopo l’estrazione del biometano e che rappresenta una risorsa preziosa per la fertilità dei campi. Hanno chiuso la mattinata Alessia Bertolotto e Domenico Giraudo, General Manager e Consulente

Marcopolo Environmental Group. Dopo la presentazione del libro “Dis-fare impresa” di Alessia Bertolotto, è stato affrontato il tema della produzione di biometano attraverso la captazione e la successiva lavorazione (upgrading) del biogas da discarica.

La giornata si conclude con la premiazione dei Comuni Rifiuti Free (ovvero quelli con RD superiore al 65% e rifiuto secco residuo inferiore ai 75 kg/abitante anno), che segnano un -8 rispetto all’anno passato, e dei due Consorzi Rifiuti Free (RD maggiore al 75% e produzione di secco residuo inferiore ai 100 kg/abitante anno).

L’elenco completo dei Comuni e dei consorzi premiati è consultabile a questo link.

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha voluto conferire conferire due menzioni speciali a due progetti che si sono particolarmente distinti nell’ultimo anno: Associazione L’Anello Forte, associazione tutta al femminile, per aver scelto di trasformare la “memoria contadina del non sprecare” in pratiche concrete di riduzione degli scarti e per riunire una rete crescente di socie e soci con l’obiettivo di rimettere in circolo come risorsa i materiali di scarto della filiera vitivinicola; SwappartyItalia ODV per l’esperienza torinese degli Swap Party, eventi con l’obiettivo di ridurre i rifiuti tessili attraverso lo scambio di abiti semplici, gratuiti e comunitari e per le nuove esperienze di “SwapLab” e “SwapBack”, due percorsi complementari per trattare anche il tema dell’educazione e per collaborare con aziende tessili virtuose.